Rientro monitorato per Tiangong-1

00:01:46 25.01.2018
Il rientro della stazione spaziale cinese Tiangong-1,  lanciata sette anni fa, è costantemente monitorato da una serie di istituzioni tra cui è presente anche l'ASI con il Centro di Geodesia Spaziale di Matera
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Si chiama Palazzo Celeste, un nome evocativo che è la traduzione dal mandarino della parola Tiangong. Stiamo parlando della prima stazione spaziale cinese lanciata 7 anni fa e che a breve rientrerà nell’atmosfera. È un rientro senza controllo ma che è comunque costantemente monitorato da diversi sensori di osservazione terrestri nel suo percorso orbitale per registrare la sua posizione ed il tasso di decadimento. La sua altezza orbitale a metà gennaio 2018 si aggirava intorno ai 270 km di quota. Le analisi dei dati di rientro forniscono attualmente una finestra temporale che si apre il 15 marzo e si chiude intorno al 15 di aprile 2018. Questa finestra di rientro tenderà, con il passare dei giorni, a ridursi e solo nelle ultimissime fasi si potrà definire meglio la data e le parti del globo terrestre coinvolte. Anche l’Italia è coinvolta nel servizio di monitoraggio attraverso l’Agenzia Spaziale Italiana. Il compito dell’ASI è quello di monitorare attraverso radar e telescopi il decadimento della stazione e per far questo ha coinvolto il proprio Centro di Geodesia Spaziale di Matera. Lanciata il 29 settembre del 2011 la Tiangong-1 è stata abitata per brevi periodi da due equipaggi tra il 2012 ed il 2013. Il 15 settembre 2016 è stata lanciata la Tiangong 2 , che va a sostituire la precedente ormai dismessa.
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