‘Massimo solare’ in anticipo e anche più potente

00:01:48 31.10.2023

Sarà nel 2024 che la nostra stella raggiungerà il picco della sua attività all’interno dell’attuale ciclo undecennale. Un’attività che sulla Terra rileviamo con l’aumento delle tempeste geomagnetiche e che sul Sole osserviamo con l’aumento delle macchie. 

In realtà le previsioni, che si basano su osservazioni storiche, statistiche e modelli della dinamo del Sole, avevano fissato il cosiddetto ‘massimo solare’ del 25esimo Ciclo non prima del 2025. Invece, oltre ad arrivare in anticipo, il picco di attività sarà anche più intenso e duraturo. 

Sono dati importanti per chi si occupa di meteorologia spaziale anche perché permettono di adottare misure adeguate per proteggerci dall’aumento delle radiazioni.  

Nello spazio potrebbero causare danni alla salute degli astronauti o deviare l’orbita dei satelliti, mentre sulla Terra, le esplosioni di plasma mettono la magnetosfera a dura prova. Le interferenze sullo scudo terrestre generano infatti black out radio ed elettrici. Uno dei più noti avvenne in Canada nel 1989 e interruppe la corrente per circa 12 ore. 

Tuttavia, le interferenze della magnetosfera non sono sempre distruttive. Le particelle solari, seguendo le linee del campo magnetico, vengono indirizzate verso i poli; quando entrano in collisione con l’ossigeno o l’azoto dell’atmosfera terrestre, si genera il suggestivo spettacolo delle aurore. Inoltre, la prossima eclissi totale avverrà durante il 'massimo solare' previsto tra gennaio e ottobre: gli astrofili più attrezzati saranno in grado di osservare i giganteschi anelli di plasma della corona non appena la Luna oscurerà il disco solare.

 

Crediti video: Nasa, Esa

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