Rosetta in rotta verso 67P, la sfida più grande della missione

00:03:20 15.09.2016
Dopo quasi 12 anni passati dall’inizio della missione, il 30 settembre Rosetta raggiungerà il suo lander Philae sulla superficie della cometa 67P Churyumov Gerasimenko. La discesa controllata avverrà nella regione di Ma’at, un’area ricca di crateri in attività, situata sul lobo inferiore della cometa. 
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Dopo quasi 12 anni passati dall’inizio della missione, il 30 settembre Rosetta raggiungerà il suo lander Philae sulla superficie della cometa 67P Churyumov Gerasimenko. La discesa controllata avverrà nella regione di Ma’at, un’area ricca di crateri in attività, situata sul lobo inferiore della cometa. La scelta è caduta su questa specifica area proprio per la sua conformazione, infatti i crateri misurano più di 100 metri di diametro e 50-60 di profondità. Il punto esatto è stato individuato nelle prossimità di Deir el Medina, un cratere profondo circa 130 metri, chiamato così per la sua somiglianza al “villaggio operaio” scoperto dallo studioso Ernesto Schiaparelli in Egitto a inizio Novecento. Sarà interessante analizzare anche le pareti dei crateri perché presentano delle caratteristiche che potrebbero risalire all’epoca di formazione della cometa agli albori del Sistema solare. Dal 9 di agosto la sonda si è inserita su orbite ellittiche che la porteranno sempre più vicina alla cometa e nel flyby più ravvicinato si spingerà fino a 1 chilometro dalla superficie, ma l’ambiente imprevedibile di Churyumov Gerasimenko e la lontananza della sonda dal sole fanno sì che queste ultime settimane siano la più grande sfida che attende lo staff della missione. La conferma della fine missione è prevista dalla sala di controllo principale dell’ESA alle 13:30 del 30 settembre, le ultime ore di discesa saranno un’occasione unica per fare molte misurazioni, compreso analizzare gas e polvere della superficie della cometa da una distanza mai raggiunta da nessuno strumento umano, scattando immagini ad alta risoluzione del nucleo della cometa, compresi i pozzi aperti della regione di Ma’at dove è previsto avvenga il suo impatto controllato con la cometa. Questi dati dovrebbero essere trasmessi durante la discesa e fino al momento dell’impatto finale, quando dopo il ricongiungimento fra Philae e Rosetta, le comunicazioni con la navicella non saranno più possibili. Questo lungo viaggio ci permetterà di ottenere indizi importanti per gli scienziati, indizi da mettere insieme per risolvere le questioni chiave in materia di origine ed evoluzione della cometa, il suo posto nel sistema solare primordiale e il possibile ruolo delle comete nel trasporto di elementi cruciali per la comparsa della vita sulla Terra, come l’acqua e i materiali organici. Sarà possibile scoprire di più anche sulle molecole organiche rilevate in prossimità della cometa, ed infine quali sono le conseguenze che tutte queste scoperte hanno sulla nostra comprensione dell’evoluzione del nostro sistema solare. La storia della missione di Rosetta e Philae ci ha accompagnato per più di un decennio e magari ha ispirato alcuni per una creazione artistica, un progetto musicale, una produzione teatrale o magari ha indirizzato qualche giovane studente verso una scelta di studi o un percorso lavorativo. Fino al 7 ottobre l’Esa dà la possibilità di partecipare al concorso Rosetta Legacy, per raccontare come questa straordinaria missione ha significato per voi, contribuendo alla pagina tumblr aperta di recente sull’eredità di Rosetta.
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