A caccia di maser

00:01:36 26.06.2018
Lo studio delle emissioni laser è fondamentale in astronomia, ma esiste un fenomeno collegato e meno conosciuto: i maser, gemelli dei laser ma visibili alla lunghezza d’onda radio. Perché cercarli?
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Lo studio nel cosmo delle emissioni laser è fondamentale in astronomia, per comprendere diversi fenomeni estremi come la morte delle stelle. Esiste però un fenomeno collegato decisamente meno conosciuto: basta cambiare una lettera e abbiamo i maser, gemelli dei laser ma visibili alla lunghezza d’onda radio. I pochi maser astronomici ad oggi osservati sono stati scovati soprattutto nei pressi delle culle stellari. L’esempio più rilevante risale al 1989, con un’emissione maser particolarmente potente attorno alla stella MWC349. Ancora non è stato trovato un altro oggetto celeste in grado di competere con questa regina dei maser, ma un recente studio coordinato da Harvard ci si avvicina molto: gli scienziati hanno messo gli occhi addosso a Menzel 3, più famosa col nome di Nebulosa Formica, una giovane nebulosa planetaria bipolare che presenta un’emissione di idrogeno più potente di qualunque altra nebulosa planetaria conosciuta. I risultati, ottenuti grazie ai dati del telescopio spaziale Herschel, mostrano una forte somiglianza tra le linee registrate negli spettri di MWC349 e di Mz3. Ma mentre nel caso della stella si può parlare con certezza di maser, il gas ionizzato della Formica sembrerebbe emettere invece un segnale laser. Manca dunque la controparte nelle microonde, ma i ricercatori non escludono di poterla trovare in futuro. La caccia ai maser continua, ma c’è una nuova pista da seguire.
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