Lo Spazio è green, dieci anni di 'orto' sulla ISS

00:03:06 11.07.2016
Sono ormai dieci anni che vengono condotti studi nello Spazio per capire come far germogliare le piante oltre atmosfera. L'obiettivo non è solo quello di sfamare gli equipaggi in orbita sulla ISS, ma anche quello di capire se sarà possibile esportare coltivazioni su pianeti diversi dalla Terra, per esempio su Marte. 
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Dopo 200 giorni di missione sulla Stazione Spaziale Internazionale Samantha Cristoforetti espresse un desiderio gastronomico: quello di mangiare un'insalata, magari con i pomodori. Per lei è stato impossibile consumare a bordo un pasto fresco e vegetale, ma per gli astronauti del futuro non sarà un sogno irrealizzabile. Sono ormai dieci anni che vengono condotti studi nello Spazio per capire come far germogliare le piante oltre atmosfera. L'obiettivo non è solo quello di sfamare gli equipaggi in orbita sulla ISS, ma anche quello di capire se sarà possibile esportare coltivazioni su pianeti diversi dalla Terra, per esempio su Marte. Proprio a inizio luglio, il 4, si sono celebrati i dieci anni di esperimenti verdi sulla Stazione spaziale. Era il 2006 quando lo space shuttle Discovery venne lanciato verso la ISS con a bordo l'European Modular Cultivation System. Si tratta di una specie di serra ipertecnologica, sviluppata dall'ESA, in grado di fornire diverse condizioni di temperatura, luce, gravità e innaffiamento, per permettere agli astronauti di seguire la crescita delle piante nelle diverse condizioni, potendo anche intervenire per variarle. Tra i risultati più importanti conseguiti grazie all'uso del mini laboratorio c'è la scoperta del fatto che le piante sono in grado di capire la gravità a cui si trovano. Percepiscono anche i livelli più bassi, facendo così sviluppare i germogli verso l'alto e le radici sotto terra. E' dell'inizio 2016, invece, la fioritura più social e variopinta dello Spazio. A gennaio hanno fatto il giro del mondo le immagini di uno splendido esemplare di zinnia, un fiore simile alla margherita, che è sbocciato con i suoi petali arancioni a bordo della Stazione spaziale. Piantata nel novembre 2015, grazie ai led rossi e blu a imitazione del Sole, acqua e terra, la zinnia è fiorita sotto gli occhi degli astronauti-giardinieri. Risale all'anno precedente invece il primo raccolto di lattuga, nato dall'esperimento Veggie. Si procede per successi e per errori, aggiustando il tiro coltivazione dopo coltivazione. Esperimenti di questo tipo sono importanti per le missioni nello Spazio profondo, quando gli astronauti dovranno fare affidamento sulle piante per nutrirsi e per avere ossigeno. Creare un avamposto umano sulla Luna o su Marte richiede naturalmente un livello di autonomia altissimo e la coltivazione di piante ricopre un ruolo essenziale. Quello che gli scienziati cercano di scoprire è il modo in cui le piante crescerebbero sugli altri pianeti del Sistema solare, cioè se seguirebbero un ciclo vitale standard per noi terrestri o se, a un certo punto, impazzirebbero. Gli esperimenti sulla Stazione spaziale internazionale servono non solo a preparare la colonizzazione di altri pianeti, ma anche a aumentare la nostra conoscenza su come sviluppare le colture in casa nostra. Infatti più cose sappiamo sulle piante più abbiamo buone possibilità di coltivarle al meglio, su Marte, sulla Luna e persino sulla Terra.
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