L'Italia nel sistema solare

00:03:41 11.03.2016
Pianeta che vai, italiano che trovi. Dal Sole a Saturno passando per comete, pianeti nani e asteroidi: c'è uno strumento made in Italy in quasi ogni angolo del nostro sistema solare. E il prossimo 14 marzo al gruppo di viaggiatori interplanetari che parlano italiano si aggiunge ExoMars che ha come obiettivo ultimo la ricerca di vita, passata o presente, sul mondo rosso
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L'Italia va su Marte, ma non solo. Lunedì 14 marzo prenderà il via la prima missione del programma europeo ExoMars. La sonda Trace Gas Orbiter e il modulo Schiaparelli raggiungeranno il pianeta rosso a ottobre prossimo dopo un viaggio lungo 7 mesi e 500 milioni di km.. Con loro arriveranno attorno a Marte e sulla superficie del pianeta, scienza e tecnologia made in Italy. Lo stesso accadrà nel 2018 quando sul rosso vicino planetario sbarcherà un rover dotato di un trapano carotatore italiano che, per la prima volta su un pianeta alieno, penetrerà il sottosuolo fino a due metri di profondità in cerca di eventuali tracce di vita marziana passata o presente. L'Italia non solo c'è, ma quello del nostro Paese è un contributo scientifico e tecnologico che si fa sempre più presente e determinante nelle missioni di esplorazione del sistema solare, che si tratti di sonde europee o americane. Dal Sole a Saturno passando per comete, pianeti nani e asteroidi, c'è o ci sarà un po' d'Italia in quasi ogni angolo del nostro sistema planetario. Attorno Marte, ad esempio ci siamo già, a bordo di ben due sonde: l'europea Mars Express e l'americana MRO dotate di radar nostrani, rispettivamente Marsis che nel 2007 ha permesso di individuare un lago ghiacciato sotto la superficie del pianeta rosso e il suo successore SHARAD. Abbiamo osservato l'asteroide Vesta e stiamo studiando il pianeta nano Cerere tramite la sonda NASA Dawn, e stiamo scrutando la cometa 67P con l'europea Rosetta grazie a diverse versioni di uno straordinario strumento, uno spettrometro a immagini made in Italy, lo stesso che volò su Venere col nome di VIRTIS a bordo di Venus Express, permettendo di penetrare la densa atmosfera del pianeta. L'ultimo della famiglia è JIRAM a bordo della sonda NASA JUNO che raggiungerà Giove il prossimo agosto. Rimanendo in zona, saremo protagonisti anche dello studio lune gioviane con Juice che nel 2022 partirà alla volta del gigante gassoso imbarcando tre strumenti a guida italiana. Nel 2017 faremo le valigie per Mercurio con la missione Esa Bepi Colombo che imbarcherà ben 4 strumenti italiani. L'anno sarà la volta della nostra stella con l'europea Solar Orbiter che vanta il coronografo made in Italy Metis incaricato di osservare la corona nella luce visibile polarizzata e nell’ultravioletto per lo studio del vento solare. E poi c'è l'ammiraglia degli esploratori spaziali, la sonda più grande e complessa ad oggi concepita, in orbita attorno a Saturno dal 2004. la gigante Cassini di cui l'ASI è partner insieme a NASA ed ESA, oltre ad aver sviluppato una serie di strumenti a bordo della sonda tra cui VIMS. Cassin ha permesso di studiare come mai prima gli anelli ghiacciati e le lune del gigante gassoso, tra cui Titano e Encelado. ExoMars è dunque solo l'ultimo in termini di liftoff di una lunga serie di contributi dell'Italia all'esplorazione del nostro sistema solare. L'inizio del suo lungo viaggio per marte è fissato per le 10:30 di lunedì 14 marzo a sarà in diretta streaming su AsiTV.
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